mercoledì 1 marzo 2017

Progetto ideomotorio globale

     Quando cominciai ad interessarmi seriamente alla biomeccanica vidi che, a fronte di una parte teorica approfondita, la stessa non era "allargata" a moltissimi fenomeni che ritenevo invece importantissimi.
      Insomma specializzazione di relativamente pochi argomenti...

    L'altro grosso limite era che forniva informazioni (il che non è poco) ma abbisognava di altre discipline per poter utilizzare le informazioni stesse. Questo mi creava problemi inerenti alla scelta di quali materie scientifiche servirmi.

   Dopo quasi 30 anni diffondo il primo degli elementi che ho preso in considerazione. La caratteristica di questo elemento è che coinvolge tutto l'essere umano a tal punto da essere considerato del sistema di default dell'essere umano assieme al "combatti o fuggi": l'utilizzo della proiezione del baricentro al suolo.

      Dalla elaborazione di questo zeitgeist si ottengono una serie enorme di punti di vista completamente differenti da quelli utilizzati dalla "scienza comune" dove, per scienza comune intendo le scienze insegnate a tutti i livelli, ricerca scientifica compresa...

Tornando alla proiezione del baricentro al suolo dell'essere umano si ha che è "intimamente" legata al concetto di ottenere il massimo spendendo il minimo, ciò che viene definito come ergonomicità dell'uomo. Modificando questa impostazione (e tante altre ancora ovviamente...) si aprono un ventaglio di miglioramenti e/o ottimizzazioni che, per grandi linee, sono presenti in questo schema.

Sono riportate due contrapposizioni cioè:
1) ottenere il massimo spendendo il minimo
2) ottenere il massimo possibile spendendo tutto ciò di cui si dispone

In realtà sarebbero tre ma diventerebbe troppo complicato come primo approccio se completassi la gamma delle possibili opzioni; comunque ecco la terza: spendere nulla per ottenere nulla. La contraddizione è che, spesso, il nostro corpo pur non spendendo nulla ottiene qualcosa...

Nella immagine sono disposti vari livelli:
1° livello   - la definizione del campo operativo dell'intervento
2° livello - scelta delle coordinate di intervento cioè modificare l'utilizzo del baricentro al suolo
3° livello  - il contrasto alla gravità (se esiste davvero la gravità!!!) viene attuato modificando le percentuali di intervento delle due sezioni principali chiamate in causa e cioè le parti rigide e/o semi-rigide (scheletro, ossa, tendini, cartilagini ecc.) e le parti elastiche (muscoli principalmente...)

Dal 4° livello, a scendere, si hanno le modifiche subite dal movimento standard* rispetto al modello modificato** che ha, come obiettivo primario, aumentare il carico di opposizione alla gravità sulla muscolatura diminuendo quello sulle parti rigide e/o semi-rigide.

*  (consolidato, quello "naturale")
** (quello da me proposto INDIVIDUALMENTE) 



All'atto pratico una vera e propria rivoluzione.

Una domanda sorge spontanea: madre natura è perfetta, perché dovrebbe mantenere in essere un "comportamento" che è controproducente all'essere umano stesso??? 

        Un bel quesito!!!

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