giovedì 30 marzo 2017

...sempre più difficile!

Problematiche post-operatorie alla schiena

     In questa testimonianza si prende atto che esistono dei tempi a cui occorre attenersi. In particolare ci troviamo davanti ad un apprendimento completo (non sente dolori, si allena e gioca in serie D, campionato impegnativo) ma non ha terminato il consolidamento del nuovo progetto ideomotorio globale.

     Con altre parole: lo schema motorio ha appreso, quando non vi sono più state indicazioni al momento giusto (non ero più presente agli allenamenti) lo stesso schema motorio ha terminato il consolidamento sulla base delle sue conoscenze. Non ha sbagliato, semplicemente ha continuato ad elaborare proiezioni di quanto appreso ma...

   ...se ero presente cambiava il risultato? Certo. Sino all'appredinimento e consolidamento delle prime fasi ero presente. Le due "caratteristiche" erano sinergiche. Se vi fossi stato anche dopo avrei continuato un lavoro di consolidamento che lo stesso schema motorio ha attuato. La diversità sta nel fatto che, con me presente, attivavo / disattivavo modalità che permettevano al cervello ancestrale di impedire l'attuazione del mio progetto ideomotorio globale individualizzato per Angelo. 


     In altre parole, il default impedisce il percorso che io seguo per ottimizzare il movimento mentre lo schema corporeo non può essendo gerarchicamente meno "importante". Ecco che lo schema corporeo cerca di attuare quanto ha appreso riadattandolo a nuove condizioni ottenendo un percorso diverso che non è il migliore. Da qui non aveva problema nei momenti di poca sollecitazione (vita comune) ma risorgevano in caso di sollecitazioni massimali e/o sub massimali (allenamento e(o partita).

     Un aspetto interessante è il concetto dei 21 o 28 giorni per l'apprendimento consolidato. Chi vuole approfondire può leggere "Psicocibernetica" di Maxwell Maltz edizioni Astrolabio se non ricordo male...

Buona visione

 
...sempre più difficile!

     Ribadisco che non si tratta di pratiche mediche, non si utilizzano farmaci, terapie, manipolazioni, training mentali...
     Il metodo è utilizzabile anche con ultraottantenni, lo sto normalmente attuando presso la mia ditta individuale.

domenica 26 marzo 2017

Problematiche alla schiena tra cui ernie discali.

Il mio metodo utilizza dei denominatori comuni che permettono di interagire con diverse problematiche.

In questa occasione si tratta di ernie discali...

Buona visione

 link a video ...ancora miracolo!!!


     Ribadisco che non si tratta di pratiche mediche, non si utilizzano farmaci, terapie, manipolazioni, training mentali...

     Il metodo è utilizzabile anche con ultraottantenni, lo sto normalmente attuando presso la mia ditta individuale.

martedì 21 marzo 2017

...e miracolo fu

   
 link ...e miracolo fu!


     Altro esempio di applicazione del mio metodo. Stavolta un atleta a cui è stata diagnosticata una pubalgia e che è stato seguito da uno dei maggiori centri specialistici.

     Nella testimonianza si evidenzia come sia bastato un "colpo d'occhio" per affermare che avrebbe avuto problemi fisici a breve.


     Nel caso specifico il problema nasceva da un comportamento errato del ginocchio in funzione della articolazione coxo-femorale.


     Buona visione

    Ribadisco che non si tratta di pratiche mediche, non si utilizzano farmaci, terapie, manipolazioni, training mentali...


     Il metodo è utilizzabile anche con ultraottantenni, lo sto normalmente attuando presso la mia ditta individuale.

domenica 19 marzo 2017

Miracolo

    Nella terza sezione del Progetto Ideomotorio Globale si approfondirà il discorso in merito al mondo interno > < mondo interno.

   Nel video possiamo osservare come i parametri interni siano ottimizzati ed il risultato altrettanto evidente.

   I tempi di "apprendimento" sono stati pressochè immediati (dopo 5 giorni ha giocato in campionato) ed il problema del ginocchio (versamenti ad ogni piccolo sforzo continuato) non si sono più ripresentati.

    Altro punto interessante è: nosostante il tono muscolare dell'arto problematico non fosse, ovviamente, a livelli accettabili, come ha potuto "recuperare" in così poco tempo un buon livello di forza sia elastica che esplosiva?


Buona visione


     Ribadisco che non si tratta di pratiche mediche, non si utilizzano farmaci, terapie, manipolazioni, training mentali...
     Il metodo è utilizzabile anche con ultraottantenni, lo sto normalmente attuando presso la mia ditta individuale. 


Miracolo https://youtu.be/wKaHy4omc_s
Errani eurogol https://www.youtube.com/watch?v=ed29QvAYlcI

giovedì 16 marzo 2017

Utilizzo ambiti mentali

    Se è vero che esistono persone alle quali madre natura ha donato una capacità di interazione di informazioni e di apprendimento molto efficaci ed efficicenti ne consegue che i molti restanti sono soggetti ed oggetti di dispersioni più o meno accentuate.

     Queste persone abbisognano in modo più marcato di informazioni e/o parametri per poter elaborare al meglio le problematiche.

   I mezzi più utilizzati sono gli esercizi e le ripetizioni. E' possibile accelerare gli apprendimenti? In questo video un 12enne si sottopone per la prima volta all'apprendimento del tuffo lungo, una specifica metodica per aumentare la gittata del tuffo del portiere di almeno 80 cm.

    Alla base di questo incremento sta una serie di "comandi" di default dell'essere umano contenuti nel cervello ancestrale dell'uomo. Uno di questi è: "ottenere il massimo spendendo il minimo".

   Queste procedure sono descritte nella pubblicazione "Professione portiere" e non le riprendo in questo contesto. La metodica è servita in quanto non era stata sicuramente utilizzata in precedenza dai portieri presi in esame.

   Il 12enne ha ottenuto il risultato nel video dopo 30 miniti circa ed ha eseguito 4 serie di esercizi molto comuni e spesso utilizzati durante la settimana tipo del portiere:

- seduto, palla a destra ed a sinistra
- in ginocchio, palla a destra ed a sinistra
- con un ginocchio sollevato e l'altro al suolo, palla a destra ed a sinistra
- in piedi, palla a destra ed a sinistra

   Quindi è stato dimostrato che si può accelerare l'apprendimento cognitivo nell'ordine di circa 30 minuti con un notevole risultato tecnico-biomeccanico oggettivo.

   Questo è una piataforma dalla quale si parte per il terzo step e cioè il rapporto di interazione delle informazioni nel mondo interno con il mondo interno.








link al video https://youtu.be/v8p2GcvgOxQ

   PS: Il 12enne esegue i tuffi ed i filmati sono rallentai al 40% per poterne apprezzare meglio l'efficacia.

venerdì 10 marzo 2017

Griglia di interfaccia

    Abbiamo spesso sentito dire che "la mappa non è il territorio". Nel contesto nel quale sembra si sia sviluppato questo concetto si intendeva affermare che le "informazioni" esistenti, memorizzate e/o interlacciate nel nostro mondo "interno" non collimavano, non erano identiche a quelle "esterne" cioè a quelle che formano ciò che chiamiamo realtà.
    Quindi si ammetteva l'esistenza del "fuori" e del "dentro" di ognuno. Se fuori e dentro fossero sistemi isolati tra loro ci troveremmo in una situazione di "non comunicabilità" a priori. Per chi mastica un poco di meccanica quantistica questo concetto è sovrapponibile all'esperimento chiamato Gatto di Schroedinger.
    Fuori e dentro non sono però sistemi isolati per cui, per rendere fruibile una sorta di percorso dell'informazione, occorre inserire altre due variabili: il percorso dell'informazione che da dentro esce ed il percorso dell'informazione che da fuori entra. 


Ricapitolando: 


     esiste un mondo esterno ed uno interno ad ogni essere. Questa classificazione è inefficente in quanto non prevede possibilità di interazione e cioè movimento (ergo non esiste il tempo...).
     Prendendo il mondo dentro vi sono interazioni informative al suo interno, sviluppi che si interlacciano ma solo ed esclusivamente in questo ambito.
     Prendendo il mondo fuori vi sono (sarebbero veramente ma è un problema troppo complicato da spiegare in questo momento) interazioni informative al suo interno, sviluppi che si interlacciano ma solo ed esclusivamente in questo ambito.
     Noi sappiamo però che, in un qualche modo, il mondo dentro ed il mondo fuori SOGGETTIVAMENTE, interagiscono. Se ciò è vero, come è possibile? Usando una griglia di interfaccia.
     In cosa consiste questa griglia di interfaccia? In tantissimi elementi nel senso dell'hardware (tutti gli organi di senso per esempio).
   Prendiamo un computer, la tastiera, il mouse eccetera; questi sono "organi" di immissione informazione. Ecco, i driver sono la griglia di interfaccia.
     A me piace chiamarlo "default" e cioè l'insieme delle istruzioni quasi aprioristiche di cui un essere umano dispone dal primo istante di vita (alcuni già efficenti ma molti da "affinare" nel prosieguo  del tempo)
     Ora si puà stabilire una sorta di rappresentazione abbastanza completa di ciò che interagisce nella vita quotidiana di ognuno di noi e cioè:

- interazione informativa tra elementi interni con elementi interni
- interazione infotmativa tra elementi esterni con elementi esterni
- interazione informativa elementi interni verso elementi esterni passando attraverso rimodulazione della griglia
- interazione informativa elementi esterni verso elementi interni passando attraverso rimodulazione della griglia

    Quindi vi sono 4 enti a blocchi di 2 per differenze "strutturali".
    Ok ma a cosa serve tutto ciò?
    A me serve per avere risultati in tempi brevissimi, per esempio 30 minuti per ottenere un miglioramento della gittata del tuffo del portiere è un tempo breve ma a disposizione di tutti.
     Esistono persone che utilizzano griglie molto efficienti per cui una o due ripetizioni sono sufficienti per apprendere un nuovo gesto motorio efficace ed efficente?

     Ecco un caso emblematico. E' tutto vero. Si tratta di una dimostrazione alla Università di Pesaro Urbino, Carlo Bo ad Urbino. Il campo sportivo è lo stadio di Urbin. La ragazza non aveva mai giocato in porta. Bravissima. Solo due ripetizioni. Dispone di un ambito mentale eccezzionale. 


     La domanda adesso è: come fare per aumentare l'efficacia della griglia? Personalmente, se fossi il presidente del club più forte al mondo, le farei ponti d'oro perchè accettasse di diventare colei che permette ai giovani e non di aumentare l'efficacia della prestazioni (ottimizzazione) senza interferire sul lavoro e/o metodologie delle altre figure a partire dai tecnici...



     A giorni segue un video con approfondimentie le immagini della prova...

mercoledì 1 marzo 2017

Progetto ideomotorio globale

     Quando cominciai ad interessarmi seriamente alla biomeccanica vidi che, a fronte di una parte teorica approfondita, la stessa non era "allargata" a moltissimi fenomeni che ritenevo invece importantissimi.
      Insomma specializzazione di relativamente pochi argomenti...

    L'altro grosso limite era che forniva informazioni (il che non è poco) ma abbisognava di altre discipline per poter utilizzare le informazioni stesse. Questo mi creava problemi inerenti alla scelta di quali materie scientifiche servirmi.

   Dopo quasi 30 anni diffondo il primo degli elementi che ho preso in considerazione. La caratteristica di questo elemento è che coinvolge tutto l'essere umano a tal punto da essere considerato del sistema di default dell'essere umano assieme al "combatti o fuggi": l'utilizzo della proiezione del baricentro al suolo.

      Dalla elaborazione di questo zeitgeist si ottengono una serie enorme di punti di vista completamente differenti da quelli utilizzati dalla "scienza comune" dove, per scienza comune intendo le scienze insegnate a tutti i livelli, ricerca scientifica compresa...

Tornando alla proiezione del baricentro al suolo dell'essere umano si ha che è "intimamente" legata al concetto di ottenere il massimo spendendo il minimo, ciò che viene definito come ergonomicità dell'uomo. Modificando questa impostazione (e tante altre ancora ovviamente...) si aprono un ventaglio di miglioramenti e/o ottimizzazioni che, per grandi linee, sono presenti in questo schema.

Sono riportate due contrapposizioni cioè:
1) ottenere il massimo spendendo il minimo
2) ottenere il massimo possibile spendendo tutto ciò di cui si dispone

In realtà sarebbero tre ma diventerebbe troppo complicato come primo approccio se completassi la gamma delle possibili opzioni; comunque ecco la terza: spendere nulla per ottenere nulla. La contraddizione è che, spesso, il nostro corpo pur non spendendo nulla ottiene qualcosa...

Nella immagine sono disposti vari livelli:
1° livello   - la definizione del campo operativo dell'intervento
2° livello - scelta delle coordinate di intervento cioè modificare l'utilizzo del baricentro al suolo
3° livello  - il contrasto alla gravità (se esiste davvero la gravità!!!) viene attuato modificando le percentuali di intervento delle due sezioni principali chiamate in causa e cioè le parti rigide e/o semi-rigide (scheletro, ossa, tendini, cartilagini ecc.) e le parti elastiche (muscoli principalmente...)

Dal 4° livello, a scendere, si hanno le modifiche subite dal movimento standard* rispetto al modello modificato** che ha, come obiettivo primario, aumentare il carico di opposizione alla gravità sulla muscolatura diminuendo quello sulle parti rigide e/o semi-rigide.

*  (consolidato, quello "naturale")
** (quello da me proposto INDIVIDUALMENTE) 



All'atto pratico una vera e propria rivoluzione.

Una domanda sorge spontanea: madre natura è perfetta, perché dovrebbe mantenere in essere un "comportamento" che è controproducente all'essere umano stesso??? 

        Un bel quesito!!!