mercoledì 4 dicembre 2013

Efficacia dell'allenamento del tagliare in avanti su tuffo


In altra occasione entrerò in merito alla "filosofia dell'attacco alla palla" così come viene definita da qualcuno. Ora la considerazione è rivolta ad un problema correlato a questo. Ancora una volta si è verificato che portieri di esperienza, nell'eseguire il tuffo, indirizzino la traiettoria del corpo contro il palo oppure all'indietro, all'interno della porta stessa. La parata viene poi eseguita con le mani posizionate diagonalmente in avanti, generalmente.

Sto osservando il servizio sulla partita Roma - Cagliari ed ambedue i portieri hanno optato per questo tipo di soluzione, una volta cadauno. In occasione di Italia - Germania, Buffon si è comportato in modo identico come già fece in una delle prime partite di Champions se non ricordo male.

Ribadisco ancora che, per le mie analisi, prendo in considerazione Buffon in quanto il miglior portiere del decennio. Se trovo margini di miglioramento per lui significa che le mie analisi sono veramente efficaci. Quindi niente di personale, anzi...

Caso vuole che il preparatore di portieri attuale di Buffon sia considerato uno dei punti di riferimento nel sostenere la validità dell'attacco alla palla; tanto più vero dato che ha diffuso una pubblicazione molto interessante sull'argomento.

Date queste premesse vorrei porre questa domanda:
se Buffon si allena con esercitazioni inerenti al taglio in avanti su tiro, perchè si tuffa all'indietro?

La prima risposta che mi verrebbe è che ha scelto una applicazione del gesto tecnico tuffo diversa da quella allenata perchè è, in quei casi, più vantaggioso tuffarsi all'indietro.

Subito dopo però mi accorgo che è difficile ciò: tutti i preparatori di portieri che conosco o dei quali ho visionato video che utilizzano l'attacco alla palla affermano che quella è la soluzione.

Allora potrebbe essere che gli allenamenti non funzionano e non portano ai risultati previsti???

Ricapitolando, io ho trovato due possibili alternative che potrebbero anche non escludersi a vicenda ma essere ambedue presenti, reali:
- scarsa validità dell'attacco alla palla con il taglio in avanti su tiro
- scarsa efficacia degli allenamenti

Personalmente non ho trovato altre possibili motivazioni a giustificazione del fatto che il portiere allenato al taglio in avanti su tiro esegua dei tuffi con taglio all'indietro su tiro.

Se ne trovate qualcuna vi sarei grato se poteste comunicarmela in modo da poterla analizzare.

Attenzione

Quando scrivo di scarsa efficacia degli allenamenti non intendo gli allenamenti in senso restrittivo, per esempio quelli del club di Buffon o del Villalunga FC ma intendo proprio l'utilizzo dell'esercizio come mezzo allenante in generale, esercizi per la tecnica come per la forza, esercizi per la tattica come per l'allenamento aerobico.

Riflessione: si può aumentare l'efficacia di un esercizio qualunque sia questo esercizio?

Validità delle ricerche basate su metodo scientifico

Cosa succederebbe se venisse dimostrato, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, che il metodo scientifico non ha il valore di interpretazione e spiegazione del mondo e delle tematiche di ogni specie e natura?

Può una ricerca scientifica portare ad un risultato ed un'altra ricerca scientifica "elaborata" dall'originale stessa portare ad una risultato praticamente opposto? Ovviamente i dati sono gli stessi. In via estensiva, possono esservi due ricerche scientifiche, ambedue valide e corrette, con gli stessi dati, portare a due risultati pressochè opposti? E, ancora di più, possono restare ambedue scienticamente valide dopo aver dimostrato che sono in contraddizione tra loro?

Io penso di sì. Entro fine anno presenterò uno studio su una ricerca scientifica non complessa in merito agli infortunti nel mondo calcistico. Ricerca facile perchè non vi sono operazioni diverse alle quattro più comuni: sottrazione, somma, divisione e moltiplicazione con in aggiunta percentualli semplici e medie semplici.